Lettori fissi

mercoledì 14 novembre 2012

Metti una serata così....

....Che eri partita "in quarta" e poi man mano che il tempo passa ti "smonti" come la panna  su una torta, tenuta fuori dal frigo nel mese d'agosto!
Allora bisogna buttarsi sul classico che non si sbaglia mai, sul classico che tutti sanno fanno, sul classico che dici " eeeee ma già l'ho vista qst, milioni di volte!"
E stasera non me ne importa, non ci penso manco per una frazione di secondo a cambiare, invertire, semplificare o complicare, no stasera no.



La cosa è talmente semplice che non c'è neppure bisogno della spiegazione, le foto bastano.

Margherita,

 Melenzane,
 
Bolognese,
 
 il tris
 E con qst me la sono cavata, ma a voi non la faccio passare liscia,
Qlc su cui fermarsi un momento, su cui riflettere e pensare ve lo lascio.
Qlc con cui abbiamo che fare ogni gg, lamentandoci anche: ROUTINE
Cos'è Routine oggi? La sveglia che suona, la doccia, la colazione, i bambini da portare di corsa a scuola, la sai mezzi pubblici, la spesa, le solite amiche, le solite facce, le solite pulizie, la solita casa, la solita vita....
Per milioni di persone la routine quotidiana invece, è un sogno che persecuzioni e guerre hanno cancellato.
 
Nasce così  UNHCR(Raccolta Fondi dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite) che ha promosso la campagna


ROTINE IS FANTASTIC

E’ stata presentata oggi ROUTINE IS FANTASTIC, la nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ideata pro bono da Young & Rubicam Italia. L’obiettivo è quello di sostenere la scolarizzazione di 175mila bambini  in 12 paesi, tra cui la Siria. Fino al 30 novembre la campagna può essere sostenuta donando al 45506.
“Con questa campagna vogliamo proporre un modo diverso di concepire la solidarietà: siamo convinti che rivalutare la propria routine quotidiana e iniziare a considerarla un autentico privilegio sia un primo e fondamentale passo per la comprensione del dramma vissuto da milioni di rifugiati e sfollati nel mondo afferma Laurens Jolles, Rappresentante Regionale dell’UNHCR per il Sud Europa. E se il primo passo è comprendere il trauma, il secondo non può che essere quello di aiutare queste persone a ritornare alla quotidianità, a cominciare dal rientro a scuola”.  



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